domenica 25 maggio 2014

Qualcuno ci guidava


Non ti pare meraviglioso?
Io non ti conoscevo,
tu ignoravi la mia esistenza.

Pensa; e se le strade della vita
sulle quali noi camminiamo
non si fossero mai incontrate?

Una inezia, un ostacolo qualunque,
e noi saremmo rimasti lontani,
non ci saremmo conosciuti mai.

Sono talmente convinto
che era necessario che noi ci incontrassimo
che questo pensiero mi fa paura.

Dovevamo incontrarci,
perché Qualcuno ci guidava.

                                                                       (Pieter Van Der Meer)

domenica 11 maggio 2014

Le pulci del domani

Non siate dunque inquieti per il domani, perchè il domani avrà le sue inquietudini; a ciascun giorno basta la sua pena.
                                                                                              Matteo 6,34



Bisogna combatterle come le pulci, le tante piccole preoccupazioni per il futuro che divorano le notre migliori forze creative. Ci organizziamo l'indomani nei nostri pensieri ma poi va tutto in modo diverso, molto diverso. A ciascun giorno basta la sua pena.

Si devono fare le cose che vanno fatte e per il resto non ci si deve lasciar contagiare dalle innumerevoli paure e preoccupazioni meschine, che sono altrettante mozioni di sfiducia verso Dio.

Andrà tutto a posto con quel permesso di soggiorno e con quelle tessere, è inutile che io ci rumini su, è molto meglio che io faccia un tema di russo.
In fondo il nostro unico dovere morale è quello di dissodare in noi stesse vaste aree di tranquillità, di sempre maggior tranquillità, fintanto che si sia in grado di irraggiarla anche sugli altri.

E più pace c'è nelle persone, più pace ci sarà in questo mondo agitato.

                                                                                  Etty Hillesum, Diario

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Si prepara una matrimonio, si pregetta un'intera vita che l'indomani cambierà.

I pensieri volano alti. Si sogna, e si desidera, solo il meglio, per sé.

Ma ogni tanto saltano fuori loro, queste “pulci”. Piccole sì, ma fastidiose: cambiano la tonalità con cui guardi al domani. Indisponenti: si prendono i tuoi pensieri e il tuo tempo, senza chiedere permesso.

E allora bisogna muoversi, per scrollarsele di dosso. Darsi una mossa, con le cose da fare oggi, e adesso. Il tempo presente è l'unico campo in cui le nostre mani possano lavorare. E abbi fiducia che il domani riposa in mani molto più affidabili delle nostre.

E come sempre, il primo terreno da dissodare, e per giunta con la terra tanto dura, siamo proprio noi stessi.